Heidegger: Che cos’è insegnare

22.07.2014 18:50

L’insegnare è ancora più difficile dell’imparare. Lo si sa bene; ma lo si pondera raramente. Perché l’insegnare è più difficile dell’imparare? Non perché l’insegnante deve possedere la somma maggiore di conoscenze e averla a disposizione in ogni momento. L’insegnare è più difficile dell’imparare perché insegnare significa: lasciare imparare. L’autentico insegnante non lascia addirittura imparare nient’altro che – l’imparare. Perciò il suo fare suscita spesso anche l’impressione che presso di lui non si impari propriamente niente, a condizione che ora inavvertitamente si comprenda sotto “imparare” solo il procurasi conoscenze utili. L’insegnante è più avanti degli apprendisti unicamente per il fatto che lui ha da imparare ancora molto più di loro, vale a dire: il lasciare-imparare. L’insegnante è molto meno sicuro del fatto suo di quanto non lo siano i discenti del loro. Perciò nel rapporto tra insegnante e allievo, quando è un vero rapporto, giammai entra in gioco l’autorità di “chi conosce molto” e l’influenza autoritaria di chi occupa una posizione ufficiale. Per questo diventare un insegnante rimane una cosa elevata, ben diversa dall’essere un famoso docente. Presumibilmente dipende da questa cosa elevata e dalla sua elevatezza, che oggi, mentre tutto viene misurato solo verso il basso e dal basso, per esempio a partire dall’affare, nessuno voglia più diventare insegnante. Presumibilmente questa avversione è legata a ciò che, essendo più considerevole, dà da pensare”.

Martin Heidegger, Che cosa significa pensare, Milano, SugarCo, 1978, pp. 107-108